X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867
Or bene, abbiamo noi corrisposto alla nazionale aspettazione, soddisfatto ai giusti desiderii di coloro che ci onorarono della loro fiducia? Io molto
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considerazione del loro progetto di legge.
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, mercè provvedimenti finanziari, li liberiamo dall'incubo che li opprime, che turba le loro menti, la terribile minaccia cioè del fallimento, di cui
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presidente. Prego i signori deputati a prendere i loro posti.
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In fatti non solamente io non veggo la necessità di queste massime, ma inopportuna mi sembra la loro introduzione.
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: l'eleggibilità è un diritto che dà lo Statuto: le limitazioni che impone la legge elettorale per la loro natura sono tali che vogliono sempre essere
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loro tribunali, e quindi fu unicamente per impedire che, con danno della giustizia e con danno dello insegnamento, molte cattedre e seggi di magistrati
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Quindi io pregherei gli onorevoli Michelini, Bixio e Sanguinetti di ritirare la loro proposizione.
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presidente. Dopo le dichiarazioni fatte, gli onorevoli Michelini e Sanguinetti insistono nelle loro proposte?
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Io quindi prego la Commissione e la Camera di rettificare il loro giudizio. Io, nella prima Legislatura manifestai un sentimento mio con apposito
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, come gli onorevoli Ranieri, Ferrari e Zanini, sono stati costretti, in omaggio ai principii stabiliti nella legge elettorale, di dare la loro
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professori dei quali ho tenuta parola abbiano date le loro dimissioni ed il ministro le abbia accettate. E poi, costituzionalmente parlando, l'accettazione di
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Io volonterosamente mi accosto alla opinione dell'onorevole Sanguinetti, e credo che basta che consti che i professori abbiano date le loro
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nel seno del Parlamento, di dare le loro dimissioni, perchè si possano considerare come dimissionari.
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si erano rivolti al trentino professore Ducati, offrendogli la canditatura del loro collegio, e che il professore Ducati non l'aveva potuta accogliere
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, sarebbe impedita l'attuazione di uno dei loro più deliberati ed accarezzati propositi, che, cioè, potesse il Trentino avere qui fra noi un suo naturale
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, testè esternavano la pena che loro faceva di dover sostenere questo voto, dappoichè erano stati anche i compagni d'arme dei figli di questo egregio
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di ogni idea, d'ogni aspirazione loro alla italianità; pensate a ciò tutto, attingete consiglio al vostro patriottismo, e pronunziate liberamente il
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determinato la maggioranza e la minoranza nelle loro opinioni. Quindi se volessi aggiungere alcun che di nuovo, non lo potrei.
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I loro servigi distinti verranno rimeritati, per quanto lo conceda la natura delle materie di insegnamento, con la promozione a professori ordinari
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(senza stare a ripetere le cose già dette), sono tanto compreso dalle ragioni esposte dagli onorevoli preopinanti, che avrei votato secondo la loro
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nulla avrebbe, è chiaro non potersi confondere coi consiglieri di Appello, i quali, comunque non favoriti dal potere esecutivo, possono sempre a loro
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ledere un loro diritto.
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Questi professori voi non li potrete parificare giammai, non potrete mai trovar tra loro un termine di confronto, imperocchè gli uni sono stabili ed
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, secondo le circostanze, senza onorario o con onorario fisso annuale, e soggiunge: «i servigi loro distinti verranno rimeritati in quanto lo conceda la
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onorevoli contraddittori, che gl'impulsi del nostro cuore sarebbero stati consentanei alle generose loro aspirazioni, conducendoci ad una ben diversa
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dei loro concittadini. Questa opinione la divido anch'io, e la divisi in altri tempi, e vi fu un altro Parlamento che vi dette ragione, quando, cioè
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presidente. Prego i signori deputati di prendere il loro posto e di far silenzio.
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alla Camera per la loro convalidazione…
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Valerio.… ma io credo che negli atti legislativi, negli atti del potere esecutivo vi è un periodo che succede alla loro emanazione, nel qual periodo
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Accademia della crusca
